Trattamento fasciale – Metodo Stecco
Il Trattamento Fasciale ed, in particolar modo, il Metodo Stecco pongono le proprie fondamenta terapeutiche sullo studio e l’esaminazione del sistema fasciale.
Il sistema fasciale nel campo della Terapia Manuale può essere definito un secondo scheletro, connettivale, che non funge soltanto da sostegno, inglobando muscoli, visceri ed ogni altra struttura, ma si caratterizza come elemento vivo, con funzioni immunitarie e metaboliche. E’ in esso che, infatti si manifestano, si sviluppano e si esauriscono i processi infiammatori che danno origine a disfunzioni (ossia alterazioni quantitative, qualitative e tridimensionali delle fibre connettivali che compongono lo stesso).
In tali situazioni il terapista ricerca le variazioni di densità tissutale, individuate le quali agisce sulla trama connettivale attraverso stimoli manuali atti a modificare le tensioni e restituire la fisiologia dei tessuti.
Il Metodo Stecco
La forza di questo metodo è il tipo di approccio valutativo messo a punto dal Dott. Luigi Stecco (autore di questa metodica), che dopo anni di studio su cadaveri è riuscito a dare un efficace modalità per inquadrare la situazione afisiologica/patologica di un determinato paziente; solo dopo aver capito qual è la vera situazione che sta mettendo in crisi quella persona allora questa metodica va a cercare di andare a disorganizzare e/o rompere questo corto circuito afisiologico, che la disfunzione ha organizzato nel tempo, e per fare ciò si andranno ad applicare delle forze fisiche, con le mani o con i tools, sulle densità tissutali riscontrate.